E se soffro il mal di mare?

Ed eccoci infine alla bestia nera del navigante, il famigerato mal di mare. La naupatia è causata da uno squilibrio dell’orecchio interno, dove sono alloggiati gli organi demandati al controllo dell’equilibrio. I movimenti ondulatori della barca mettono in crisi questo organo che, per un sovraccarico sensoriale, invia al cervello dei segnali irregolari. E’ questo squilibrio che provoca la nausea.
Non preoccupatevi: nessuno è un buon marinaio se almeno una volta nella sua vita non ha restituito a padre Nettuno ciò che ha mangiato la sera prima, fa parte del gioco e nessuno a bordo vi prenderà mai in giro per averne sofferto. Sappiate che Cristoforo Colombo soffriva di mal di mare nei primi tre giorni di navigazione ed è dato storico che l’ammiraglio Nelson non potesse neppure alzarsi dalla sua cuccetta quando era a bordo di una nave sudi un mare in burrasca e Sir Francis Chichester, il celebre navigatore solitario, aveva unparticolare sedile basculante per cercare di sopportare anche lui questo disturbo.
I sintomi del mal di mare iniziano con una sensazione di malessere generale evolvono in una nausea molto forte fino ad arrivare ad una totale spossatezza. Che rimedio usare? La tradizione marinara ne è piena. C’è chi consiglia di mangiare un’acciuga salata, chi di bere del succo di limone, chi di fissare un punto fisso all’orizzonte. Per esperienza ci sentiamo di consigliare una serie di regole da seguire:

  1. Ogni mattina al risveglio, assumere una capsula contenente un grammo di vitamina C che costituisce il migliore rimedio finora conosciuto per ‘imbullonare’ lo stomaco;
  2. Evitare di abbuffarsi, evitare i cibi pesanti e i superalcolici specie di sera, e se possibile, a colazione, prima di un’uscita non bere nulla che abbia a che fare con il latte e fare una colazione con cibi salati. E’ buona abitudine in barca mangiare poco ma spesso, ma senza esagerare, salatini, acciughe, patatine, prodotti sottolio, salamini, formaggi e ciò che possa essere utile ad uno spuntino a metà mattinata o come aperitivo prima dello spaghetto al profumo di mare.
  3. Coprirsi bene: il freddo è una delle cause scatenanti della naupatia, se possibile dormire una notte in barca in modo da dare all’organismo il tempo di abituarsi allo strano mondo galleggiante su cui si trova.

Questo per quanto riguarda la prevenzione, e comunque in caso di malessere non esitate a comunicarlo allo skipper, alle primi avvisaglie cercate di concentrare la vostra attenzione su un compito che vi tenga occupati. Cercate di distogliere la vostra attenzione dall’imminente malessere. Se invece i sintomi si acutizzano, sdraiatevi al buio nella parte centrale della barca che è la più stabile.
Chiudete gli occhi, respirate a fondo e cercate di dormire o masticare del pane secco o qualche biscotto; se sentite la necessità di rigettare, non trattenetevi, peggiorereste solo la situazione. Il più delle volte dopo avere liberato lo stomaco la situazione migliora in breve tempo.
In commercio esistono molti farmaci per curare le nausee da viaggio, quindi gomme da masticare, cerotti o braccialetti possono essere una soluzione: l’unico difetto che hanno è che devono essere assunti prima di iniziare la navigazione poiché una volta iniziato l’attacco di mal di mare sono assolutamente inefficaci. L’unica controindicazione è un po’ di sonnolenza.
Nessuno vi prenderà mai in giro per il vostro malore, tanto l’anima in barca l’abbiamo restituita a Nettuno tutti una volta o l’altra. In ogni caso non vergognatevi del vostro malessere perché sappiate che il vero marinaio maledice il mare prima di amarlo.